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Il Diritto alla Provvigione per le Agenzie Immobiliari: Quando Va Pagata e Quando No

Immagine del redattore: Federico LombardozziFederico Lombardozzi

La provvigione è il compenso che spetta all'agenzia immobiliare per il suo ruolo di mediazione nella conclusione di un affare. Tuttavia, esistono specifiche condizioni in cui il diritto alla provvigione sorge e altre situazioni in cui non è dovuto alcun pagamento. Analizziamo nel dettaglio i requisiti e le eccezioni.


Quando l'Agenzia Immobiliare Ha Diritto alla Provvigione

Affinché un’agenzia immobiliare possa legittimamente richiedere la provvigione, devono essere soddisfatti alcuni requisiti fondamentali:

  1. Iscrizione al Registro Imprese e alla Camera di Commercio: Il mediatore deve essere regolarmente iscritto nella sezione degli agenti di affari in mediazione presso la Camera di Commercio. Questa iscrizione è un requisito essenziale per poter esercitare legalmente l’attività.

  2. Ruolo Effettivo di Mediatore: L'agenzia deve aver svolto un'attività concreta di mediazione, mettendo in contatto le parti e contribuendo in modo determinante alla conclusione dell'affare.

  3. Conclusione dell’Affare: Il diritto alla provvigione sorge solo quando viene effettivamente concluso un contratto tra le parti (es. compromesso, preliminare o definitivo di vendita o locazione).

  4. Accordo tra le Parti: Normalmente, la provvigione e la sua misura vengono pattuite preventivamente tra il cliente e l'agenzia, solitamente tramite un incarico scritto.


Quando la Provvigione Non È Dovuta

Esistono diverse situazioni in cui la provvigione richiesta dall’agenzia immobiliare non deve essere corrisposta:

  1. Mediatore Non Iscritto alla Camera di Commercio

    • Se il mediatore non è iscritto all’apposito albo presso la Camera di Commercio, la richiesta di provvigione è illegittima.

    • La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che l’iscrizione è un requisito essenziale per l’esercizio della professione.

  2. Mancata Intermediazione Effettiva

    • Se il mediatore non ha effettivamente messo in contatto le parti e il contratto si è concluso senza il suo intervento attivo, non ha diritto alla provvigione.

  3. Assenza di Accordo Contrattuale

    • Se non esiste un incarico scritto o un accordo che stabilisca il diritto alla provvigione, il pagamento potrebbe essere contestato.

  4. Risoluzione del Contratto per Cause Indipendenti dalla Volontà delle Parti

    • Se l'affare si conclude, ma viene poi annullato per cause indipendenti dalla volontà del cliente, la provvigione potrebbe non essere dovuta. Esempio: Un acquirente e un venditore stipulano un preliminare di compravendita per la vendita di un immobile, ma il contratto viene successivamente annullato a causa di un vizio legale dell'immobile che ne impedisce la vendita. In questo caso, il cliente potrebbe contestare il pagamento della provvigione all'agenzia.

  5. Patto di Esclusiva con un'Altra Agenzia

    • Se il cliente ha già un contratto di esclusiva con un’altra agenzia, potrebbe non essere obbligato a pagare due provvigioni, a meno che non vi sia stato un intervento effettivo di entrambe le agenzie. Esempio: Un venditore affida la vendita del proprio appartamento a un’agenzia con un incarico in esclusiva. Se un’altra agenzia trova un acquirente senza essere stata incaricata direttamente dal venditore, quest'ultimo potrebbe non essere obbligato a pagare la provvigione alla seconda agenzia.


Conclusioni

Il diritto alla provvigione dell’agenzia immobiliare è regolato da norme precise e può essere fatto valere solo se vengono soddisfatti determinati requisiti. In caso di dubbi, è sempre consigliabile verificare l’iscrizione dell’agenzia alla Camera di Commercio e analizzare l’effettivo ruolo svolto dal mediatore nella conclusione dell’affare. In caso di contestazioni, è possibile rivolgersi a un legale esperto in diritto immobiliare per chiarire la situazione e tutelare i propri diritti.

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